Micro-idee di creatività organizzativa proposte dalle scuole di tutta Italia, semplici da replicare in contesti diversi.Per ognuna un sito di riferimento e un contatto per approfondire.
Vietato non copiare!
#osare

Il primo collegio docenti sarà per Gaza
Se la scuola non è un’isola rispetto al mondo, non si può iniziare l’anno ignorando quanto accade a Gaza. A Lozzo Atestino, sui colli euganei in Veneto, docenti e dirigente scolastico hanno deliberato che il primo collegio docenti del prossimo anno si aprirà parlando della situazione a Gaza e delle attività che la scuola intende attivare per sensibilizzare gli alunni e coltivare una cittadinanza attiva e consapevole all’interno della propria scuola.
Istituto comprensivo Lozzo Atestino – Colli euganei, Venetoiclozzoatestino.edu.itloreena.finato@gmail.com

Tutte le voci di Radio Einaudi
Prendere la parola è la prima forma di cittadinanza attiva. All’istituto Einaudi di Alba hanno ideato la radio della scuola, radio Einaudi, dove studenti, docenti, dirigente, personale scolastico si alternano nel prendere la parola, informare, condividere riflessioni e temi di attualità, di interesse per la scuola, per le famiglie, ma non solo, per l’intera comunità. Perché la scuola non è un’isola, ma parte integrante e attiva della società.
I.I.S. L. Einaudi – Alba (CN)iiseinaudialba.edu.itantonino.daidone0@gmail.com

Il circo è attività curricolare in una scuola di Biella
Chi lo dice che a scuola bisogna imparare fermi e seduti al banco? In una scuola molto speciale di Biella, l’ora di circo è fondamentale per imparare a stare in equilibrio, esercitarsi nei movimenti, conoscere tutte le potenzialità del corpo umano, cadere, sbagliare, ricominciare. La docente di circo è anche la docente di scienze, perché mente e corpo non sono e non dovrebbero mai essere dimensioni separate!
Open School del Terzo Paradiso – Biella (BI)cittadellarte.itpoiruggero@gmail.com
#uscire

In Valle d’Aosta c’è una scuola nella fattoria
In Valle d’Aosta esiste una scuola dell’infanzia davvero speciale, dove non esiste un confine netto tra dentro e fuori. Si trova in una fattoria circondata da montagne, prati e animali. Qui i bambini imparano a gestirsi in autonomia, a coltivare l’orto, accudire galline e mungere capre. È un luogo dove la natura insegna ogni giorno qualcosa di nuovo e dove crescere significa sporcarsi le mani insieme agli altri.
Fattoria Sociale Az. Agr. Bisson, Montessori in Valle – Gressan (AO)montessoriinvalle.itideainmovimento@gmail.com

Da Lecce un protocollo per valorizzare gli studenti che tornano dall’estero
Agli studenti che tornano dall’estero, si chiede in genere di recuperare le parti di programma perse, e stop. A Lecce, e nelle altre scuole che hanno adottato il Protocollo Intercultura, si adotta tutta un’altra logica: gli studenti che hanno trascorso alcuni mesi o un anno in un paese estero come Francia, Germania, Marocco, Cina, Stati Uniti, vengono valorizzati per tutto ciò che hanno imparato all’estero: lingue, saperi, esperienze, modi diversi di imparare e di studiare.
Liceo Scientifico G. Banzi Bazoli – Lecce (LE)liceobanzi.edu.itantonella.manca@liceobanzi.edu.it

Una rete nazionale di docenti che sceglie di insegnare in periferia
Qual è il luogo migliore dove iniziare il mestiere più bello e sfidante del mondo, ovvero l’insegnante? I docenti di Teach for Italy non hanno dubbi: le periferie delle grandi città, dove è possibile davvero fare la differenza nella vita di bambini e ragazzi, portando la propria energia, competenza, motivazione a costruire una società migliore. È spesso in questi luoghi che si coltiva l’eccellenza didattica ed educativa.
Teach for Italyteachforitaly.orginfo@teachforitaly.org

Smettere l’abito della maestra
Una maestra di scuola dell’infanzia, resta maestra anche quando è finita la sua giornata lavorativa? In qualche modo sì. È quanto vive una maestra di Milano aderendo alle iniziative di Connection Missions, associazione che porta la lettura ad alta voce nei reparti pediatrici degli ospedali, nelle case di riposo per anziani, nei centri per i rifugiati, condividendo le competenze di insegnante fuori dal proprio contesto di servizio.
Connection Missions – Baranzate (MI)connectionmissions.comroberta@bonfitto.it
#dare fiducia

L’ora di educazione affettiva esiste già a Firenze
Si parla tanto dell’importanza di introdurre l’educazione affettiva nelle scuole. Nella scuola primaria Pestalozzi di Firenze l’ora di educazione affettiva esiste già da trent’anni e con ottimi risultati. Non è circoscritta soltanto a quei sessanta minuti dedicati, ma è tutto il personale scolastico e gli alunni che si co-educano durante l’intera giornata scolastica a relazioni positive e a un contesto di vita propriamente democratico.
Scuola-Città Pestalozzi – Firenze (FI)scuolacittapestalozzi.itvaleria.angelini@pestalozzi.wikischool.it

La settimana degli studenti-cittadini a Stresa
E se affidassimo il curriculum dell’educazione civica agli studenti e alle studentesse? È quanto sperimenta l’istituto alberghiero Maggia di Stresa dove per una settimana temi, approfondimenti, ospiti, laboratori sono organizzati e gestiti interamente dagli studenti della scuola che non solo riflettono su cittadinanza e partecipazione ma vi prendono parte attivamente dando vita a un’esperienza vera e propria di autogestione e democrazia.
I.I.S. E. Maggia – Stresa (VB)istitutomaggia.itdirigente@istitutomaggia.it

A Rho (Milano), una scuola senza voti
La valutazione scolastica può essere autovalutazione? Nella Scuola Media Paolo VI di Rho, la risposta è sì. Studentesse e studenti vivono la valutazione come attività relazionale, in cui si confrontano con i compagni di classe e con gli insegnanti rispetto al loro percorso di apprendimento, ai traguardi raggiunti e agli aspetti ancora da migliorare. Si tratta di una vera e propria "valutazione di processo", che non si limita a dare i numeri, ma riconoscere il potenziale e la crescita di ogni singola persona.
Scuola Media Paolo VI – Rho (MI)smpaolovi.orgchiara.rossichia@gmail.com

Scrivere il patto educativo con le famiglie si può
Al posto di un arido modulo da sottoscrivere, all’Istituto comprensivo Carducci di Busca in provincia di Cuneo il patto di corresponsabilità educativa è diventato un processo concreto e vissuto. Sotto la guida del dirigente scolastico, ogni anno, nel mese di settembre, docenti, rappresentanti dei genitori, singoli genitori disponibili, si ritrovano per mettere su carta la loro idea di scuola e le loro idee concrete di collaborazione.
I.C. G. Carducci – Busca (CN)icbusca.edu.itdavide.martini@icbusca.org
#scegliere

Se il menù della mensa viene preparato dai ragazzi
Avete anche voi brutti ricordi della mensa scolastica? In alcune scuole piemontesi ci si è chiesti: e se il menù lo preparassero i ragazzi stessi? Con la collaborazione delle Asl di Torino e Pinerolo, dopo una serie di incontri formativi e tanto studio, gli studenti della scuola secondaria di primo grado hanno elaborato il menù della scuola, scegliendo frutta e verdura di stagione, valorizzando gusti locali e cibi nutrienti.

In Calabria, una cameretta dentro la scuola
Maestro, posso andare in bagno? Avete presente i bambini che chiedono di uscire dalla classe perché non riescono a stare seduti al loro posto e vogliono prendere una boccata d’aria? In una scuola di Rogliano, in provincia di Cosenza, si è pensato di ascoltare le esigenze dei bambini e creare due aule dove la libera uscita è consentita, ci si può rilassare e passare del tempo insieme a insegnanti e compagni… sull’esempio della “scuola come casa” delle sorelle Agazzi, le aule sono state progettate e realizzate insieme ai bambini: un bambino felice apprende prima e apprende meglio!
I.C. Rogliano – Rogliano (CS)istitutocomprensivorogliano.edu.itandrea.cirolia1990@gmail.com

LabFactory di Tradate, dove ogni studente sceglie il programma
All’Istituto Pavoni di Tradate in provincia di Varese, una scuola secondaria di primo grado, il LabFactory ha “rotto” le classi: ogni studente può scegliere come usare il 18% del monte ore, tra 60 laboratori disciplinari che vanno dal thinkering alla presentazione di opere d’arte alle persone con disabilità che frequentano un centro diurno della città. I ragazzi sono uniti non dall’età ma dalla passione e dalla curiosità, i docenti si mettono in gioco con metodologie didattiche innovative. Un’esperienza che diventa un potente strumento di orientamento.
I.C. L. Pavoni – Tradate (VA)istitutopavoni.itf.broggi@istitutopavoni.it
#mescolarsi

L’inclusione al liceo di Seregno passa dall’orto
Come fare in modo che alunni e alunne con disabilità siano pienamente inclusi nel contesto scolastico? A chiederselo un liceo di Seregno, in Lombardia, dove si è trovato il modo di coltivare le relazioni coltivando insieme l’orto! Nello spazio educativo dedicato a queste attività, ragazzi e ragazze disabili e non, di età e classi diverse, si trovano a lavorare fianco a fianco, coltivando relazioni e amicizie.
Liceo G. Parini – Seregno (MB)liceopariniseregno.edu.iticoloridisabina@gmail.com

Nel cuneese, un laboratorio permanente di plurilinguismo
A Bagnolo Piemonte, in provincia di Cuneo, c’è una scuola dove giocare e divertirsi con le lingue è una cosa seria. Bambini della scuola dell’infanzia e primaria, ragazzi della scuola secondaria di primo grado, imparano l’italiano come L2, raccolti in piccoli gruppi in base al livello di competenza. Una docente dedicata propone loro attività ludiche che favoriscono l’apprendimento dell’italiano ma anche la valorizzazione delle lingue madri dei bambini di origine straniera.
I.C. B. Fenoglio – Bagnolo P.te (CN)https://ics-bagnolopiemonte.edu.it/icoloridisabina@gmail.com

A Udine, anche le mamme vanno a scuola
Al CPIA di Udine, si sono resi conto che le lezioni venivano frequentate quasi esclusivamente da uomini adulti. Da qui l’idea di cambiare orari e luogo della scuola, per facilitare la partecipazione alle lezioni di donne e mamme, durante l’orario di scuola dei figli. Ora le mamme ci sono, fanno lezione di italiano e non solo, nella prestigiosa ed elegante sala consigliare, vanno per mostre e a teatro, partecipano a premi letterari e costruiscono così la loro piena integrazione.
CPIA Udine – Udine (UD)cpiaudine.edu.itgiulia.deluca@cpiaudine.edu.it
